
ESAMI STRUMENTALI
ESAMI AUDIOLOGICI E VESTIBOLARI
ESAMI DELL'UDITO E DELL'EQUILIBRIO
La audiometria a potenziali evocati (ABR) è indicata nello studio delle malattie dell'orecchio del sistema nervoso e nella ipoacusia (diminuzione dell'udito).
Nell'esame si valuta il potenziale d'azione del nervo acustico (segnale "bioelettrico" legato alla stimolazione del nervo). L'esame è ambulatoriale, dura circa venti minuti e viene eseguito posizionando sul capo del paziente degli elettrodi ed una cuffia da cui giungono adeguati stimoli sonori. È del tutto indolore. I suoni erogati dalla cuffia stimolano reazioni del nervo acustico e della via acustica centrale (potenziale d'azione).
Esecuzione dell'esame ABR - Nell'esame ABR L'analisi quali-quantitativa del potenziale così rilevato consente di valutare l'integrità della via acustica centrale (nervo acustico, nuclei ed aree acustiche cerebrali).Un computer dedicato "estrae" questo tipo di segnale dalla attività bioelettrica dell'encefalo che viene registrata dagli elettrodi posti sul capo (tecnica di "averaging").
La audiometria a potenziali evocati è particolarmente utile nella diagnosi di malattie del nervo acustico ed in particolare nel Neurinoma dell'VIII.
L'esame audiometrico è indicato nello studio delle malattie dell'orecchio e della ipoacusia (diminuzione dell'udito). Valuta l'udito del paziente determinando la cosiddetta "soglia di minima udibilità" cioè il minimo livello di pressione sonora in grado di evocare una sensazione cosciente di percezione del suono. L'esame e' ambulatoriale, dura pochi minuti, viene eseguito in una cabina insonorizzata (cabina silente) ed è del tutto indolore.
Esecuzione dell'esame audiometrico
Durante l'esame, al paziente, viene richiesto di segnalare mediante un pulsante tutte le volte che percepisce un stimolo sonoro (toni puri o parole) erogato da una cuffia posizionata sulla testa.
L'esame presuppone la collaborazione dei pazienti (si tratta, infatti, di una tecnica soggettiva) e può essere eseguito dai 5-6 anni sino alla terza età. Fornisce utilissime informazioni sull'udito del paziente sia dal punto di vista quantitativo (quanto si sente), che dal punto di vista qualitativo (come si sente).
Tipologie dell'esame audiometrico
Nell'esame audiometrico si possono usare toni puri (audiometria tonale) o parole a senso compiuto (audiometria vocale).
La audIometria tonale ha un maggior interesse clinico, la audiometria vocale, valutando la effettiva menomazione del paziente nel comprendere la voce, ha una importanza maggiore per stabilire l'indIcazione all'uso di una protesi acustica
ESAME VESTIBOLARE L'esame, indicato nello studio delle vertigini, valuta la funzione del labirinto mediante lo studio del riflesso visuo-vestibolare (interazione tra funzione del labirinto e movimento degli occhi). Il test è ambulatoriale, dura circa dieci minuti e viene eseguito introducendo nell'orecchio una minima quantità di acqua fredda o tiepida. La stimolazione labirintica che ne consegue provoca movimenti involontari degli occhi (nystagmo) che vengono osservati dall'esaminatore mediante appositi occhiali o registrati (Nystagmografia).La metodica, talvolta, è leggermente fastidiosa poiché può provocare una stato vertiginoso di lieve entità e di breve durata (qualche minuto). Consente di valutare il funzionamento del labirinto sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.
ESAME ECOCOLORDOPPLER DEI TRONCHI EPIAORTICI (TSA)
L'esame serve per studiare il flusso vascolare all'interno dei vasi del collo: arterie carotidi e arterie vertebrali. Queste ultime, passando all'interno di specifici fori delle vertebre cervicali, portano il sangue all'interno del cranio per irrorare il labirinto (arteria uditiva interna) ed il cervelletto (arterie cerebellari).
Il test è molto utile nello studio delle vertigini quando si sospetta una causa vascolare.
Tecnica
L'uso dell'effetto doppler nell'utilizzo degli ultrasuoni serve per misurare la velocità del flusso ematico. In medicina si utilizza una sonda emittente-ricevente di ultrasuoni. Questa, applicata alla pelle con l'interposizione di un gel che assicura la trasmissione acustica degli ultrasuoni, viene diretta verso il contenuto mobile dei vasi sanguigni. La riflessione degli ultrasuoni avviene verso la sonda ricevente secondo una frequenza proporzionale alla velocità del sangue ed all'angolo d'incidenza del fascio di ultrasuoni sul vaso. L'esame si basa sull'effetto Doppler: quando un generatore emette un fascio ultrasonico, indirizzato su di un vaso, una parte di esso verrà riflesso con una variazione della frequenza di emissione che risulta, secondo il principio dell'effetto Doppler, proporzionale alla loro velocità. Il segnale riflesso viene captato da un cristallo ricevente e, dopo essere stato analizzato ed elaborato da un demodulatore, ci permette di valutare sia la velocità che la direzione del flusso del sangue. La tecnica si può eseguire in 2 modi:
Esame ecodoppler - Aggiunge all'ascolto anche la visione che, sfruttando il principio dell'ecografia, è capace di esaminare la forma, le componenti delle vene e le loro eventuali alterazioni ed osservare inoltre il comportamento del flusso sanguigno;
Esame ecocolordoppler - La metodica "color" rende questa indagine ancora più immediata perchè aggiunge anche il colore al segnale del flusso. Le tecniche color-doppler associano l'immagine anatomica all'immagine relativa all'andamento nel tempo della velocità di flusso. La simultanea presenza in tempo reale dell'immagine anatomica e di quella funzionale, permette all'operatore di individuare facilmente le regioni di flusso anomalo, indicate da suggestive variazioni di colore. Tale metodica può svelare non soltanto la presenza o l'assenza del flusso, ma può misurarne l'entità.
L'esame è indicato nello studio delle malattie dell'orecchio e nella ipoacusia (diminuzione dell'udito) e valuta:
L'impedenza del sistema timpano-ossiculare (membrana timpanica ed ossicini): cioè la "resistenza opposta dall'orecchio medio al passaggio dell'onda sonora". L'impedenza può essere considerata come "il contrario dell'elasticità".
I riflessi del muscolo stapedio (muscolo della staffa). Il reflessogramma stapediale che fornisce informazioni sulla motilità degli ossicini e sul "nervo acustico".
L'esame è ambulatoriale, dura pochi minuti ed è del tutto indolore.
Viene eseguito inserendo una piccola sonda nell'orecchio del paziente.
E' una tecnica oggettiva perché non è necessaria la collaborazione del paziente.
Fornisce utilissime informazioni sull'udito del paziente soprattutto dal punto di vista qualitativo (come si sente) e consente di valutare l'integrità della via acustica centrale (nervo acustico e nuclei) con l'esecuzione di alcuni test otoneurologici come il "reflex decay test".
L'esame è fondamentale nelle patologie dell'orecchio medio come l'otosclerosi e le malattie dell'orecchio medio secondarie a patologie nasali come l'ipertrofia dei turbinati ed altro).
L'esame stabilometrico valuta l'equilibrio e la postura e le sue variazioni nell'arco di poco meno di un minuto.
Il paziente sale su una pedana, all'interno della quale sono posizionate sei celle di rilevamento del carico in corrispondenza della parte anteriore, laterale e posteriore dei piedi sia a destra che a sinistra. I dati elaborati vengono visualizzati in tempo reale su computer e memorizzati.
L'esame è utile ad ogni specialista che si occupi di postura, di stati di disequilibrio e di vertigine.
In particolare:
L'otorinolaringoiatra e l'oculista potranno avere la conferma sulla ipotesi diagnostica di una sindrome vertiginosa e se essa abbia origine oculare o vestibolare;
L'ortodonzista o lo gnatologo potranno diagnosticare le forme secondarie a patologie dell'occlusione dentaria;
Il fisiatra potrà stabilire se il problema dipende da anomalie posturali;
Il neurologo potrà stabilire la sussistenza di malattie del SNC;
Il medico legale potrà obbiettivare un deficit dell'equilibrio.
L'osteopata posturologo potrà inoltre indurre adeguate stimolazioni vestibolari e valutarne l'andamento posturale e gli effetti della terapia;
L'esame è infatti tanto importante nella diagnosi quanto nella rieducazione. La stabilometria viene eseguito di norma dal fisiatra specialista in diagnosi e terapia della postura.
ESAMI ENDOSCOPICI
ESEGUITI CON STRUMENTI A FIBRE OTTICHE
L'esame, indicato nella diagnosi delle malattie del naso, dei seni paranasali e del rinofaringe, valuta l'interno delle fosse nasali e del rinofaringe mediante l'utilizzo di strumenti a fibre ottiche (endoscopi rigidi o flessibili).
Il test è ambulatoriale ed è del tutto indolore.
Viene eseguito dopo aver introdotto nelle fosse nasali piccole falde di cotone imbevute di soluzione di vasocostrittori (decongestionanti), che vengono lasciate "in situ" per circa dieci minuti.
Rimossa la medicazione si introduce l'endoscopio per eseguire l'esame. La tecnica può essere eseguita a qualunque età: anche a tre - quattro anni per valutare le adenoidi. Essendo un esame non cruento non ha praticamente nessuna controindicazione. Agli strumenti ottici può essere connessa una telecamera, un sistema di registrazione ed archiviazione delle immagini analogico o digitale ed un monitor. In questo modo il medico ed il paziente possono vedere e commentare l'esame durante la sua esecuzione ed il risultato può essere conservato per altri controlli.
La tecnica consente un'ottima visualizzazione del setto nasale, delle fosse nasali, dei turbinati e del rinofaringe consentendo una agevole diagnosi della ipertrofia dei turbinati, delle deviazioni del setto nasale, dei polipi nasali, delle adenoidi e di ogni altra patologia.
L'esame, indicato nella diagnosi delle malattie della laringe e dell'ipofaringe, valuta l'interno degli organi mediante l'utilizzo di strumenti a fibre ottiche (endoscopi rigidi o flessibili).
Il test è ambulatoriale e indolore. Viene eseguito dopo aver applicato in laringe o nelle fosse nasali una medicazione decongestionante. Dopo alcuni minuti, necessari affinché l'anestetico di superficie agisca, si introduce l'endoscopio direttamente (endoscopi rigidi), o attraverso una fossa nasale (endoscopi flessibili).
Essendo una tecnica non cruenta, non ha praticamente nessuna controindicazione. Agli strumenti ottici può essere connessa una telecamera, un sistema di registrazione ed archiviazione delle immagini analogico o digitale ed un monitor. In questo modo il medico ed il paziente possono vedere e commentare l'esame durante la sua esecuzione ed il risultato può essere conservato per altri controlli.
La tecnica consente un'ottima visualizzazione del setto nasale, delle fosse nasali, dei turbinati, del rinofaringe. dell'ipofaronge, delle corde vocali e della laringe, consentendo un'agevole diagnosi, oltre che delle patologie nasali, anche di tutte le malattie dell'ipofaringe, delle corde voacli e della laringe. E' fondamentale per la diagnosi del cancro della laringe.
TEST DI MUELLER
Durante l'esame si fanno eseguire al paziente alcuni atti di inspirazione forzata a naso e bocca chiusi e si visualizzano in tal modo le aree del rinofaringe, dell'orofaringe e della ipofaringe che tendono a collassare negli atti inspiratori restringendo il lume della via aerea.
L'esame è molto utile nella programmazione del tipo di intervento chirurgico da eseguire per risolvere la roncopatia (russamento abituale) e la più grave sindrome delle apnee del sonno (OSAS).
L'esame è del tutto analogo alla fibrolaringosocpia dalla quale differisce solamente poichè durante l'esame di utilizza una luce stroboscopica. L'esame viene registrato su un supporto digitale e consente di visualizzare l'onda mucosa vobratoria delle corde vocali. E' molto utile nelle diganosi delle cisti intracordali, della vergeture e del sulcus. E' anche molto utile nel monitaoraggio di coloro che usano la voce per motivi professionali (voce artistica).
Per approfondire la Sleep Endoscopy vedi: https://www.sleependoscopy.org
ESAMI PER IL RUSSAMENTO E LE APNEE DEL SONNO
PER APPROFONDIRE L'ARGOMENTO:
La polisonnografia è un esame indolore, privo di controindicazioni o complicanze, che consente di monitorare durante la notte numerose funzioni dell’organismo. L'esame si esegue al domicilio del paziente analogamente all' Holter cardiaco.
Vengono registrati tutti gli eventi correlati alla regolarità del respiro: il russamento, le apnee, la loro frequenza, durata e i rapporti con laposizione del paziente, la ossigenazione del sangue, il battito cardiaco e l'elettroencefalogramma.
L'esame viene oggi eseguito con il SSN in quasi tutti gli Ospedali e Cliniche convenzionate. Se ne occupano in genere i Centri della medicina del sonno, gli Otorinolaringoiatri esperti, Gli pneumologi e i Neurologi.
Dove e come eseguire la Polisonnografia
Esistono anche società private tra le quali la "Respiraire" (che sponsorizza questo articolo), che consegna e applica l’apparecchiatura per la polisonnografia a domicilio entro 48 ore dalla prenotazione. Un tecnico autorizzato si reca presso l’abitazione del paziente per installare l’apparecchiatura ed istruire il paziente alla sua messa in funzione al momento di andare a dormire. La mattina successiva il tecnico tornerà per ritirare l’apparecchio. La "Respirarie" opera al momento sul territorio di Milano e Roma.
La società si occupa anche della fornitura, adattamento degli strumenti per la ventilazione in caso di apnee del sonno (Cpap) e di altri ausili per l'igiene del sonno.
Per approfondire la Sleep Endoscopy, leggi l'articolo su claudiolambertoni.it
ESAMI RADIOGRAFICI, ECOGRAFICI E TECNICHE DI IMMAGINE
TAC - T.C. MASSICCIO FACCIALE (con e senza contrasto)
L'esame è utile nella diagnosi di tutte le patologie ORL ed è l'esame fondamentale tra le tecniche di imaging (immagine). In confronto alle tecniche di radiografia convenzionale, la Tomografia Computerizzata Assiale o spirale (TAC o TC spirale) fornisce dati molto più attendibili poiché non implica alcuna sovrapposizione di strutture.
Le informazioni ottenute con ciascuna sezione vengono memorizzate in un computer e possono essere elaborate elettronicamente anche dopo che la scansione è stata completata. Nella tomografia computerizzata (TC) un tubo a raggi X si muove intorno all'asse longitudinale del paziente ed emette raggi X che attraversano il corpo da diverse posizioni. Numerosi sensori elettronici misurano l'intensità dei raggi X dopo che hanno attraversato il corpo. Nei primi tomografi computerizzati la scansione era realizzata solo nel piano assiale (tomografia assiale o TAC). Oggi la tecnica prevede scansioni in più direzioni e viene detta TC spirale. Il raffinato software del tomografo esegue una elaborazione dei dati e costruisce un'immagine della densità dei tessuti per ogni sezione esplorata secondo un qualunque angolo di incidenza in base alla quantità di raggi X assorbiti.
Le svariate patologie vengono pertanto riconosciute in base alle differenze di assorbimento dei raggi X (e quindi di contrasto nell'immagine) tra I dati relativi ai tessuti normali e quelli relativi ai tessuti patologici. A titolo di esempio il contrasto normale delle cavità dei seni paranasali che contengono aria nelle condizioni di normalità è il nero; il contrasto normale del tessuto osseo è il bianco; il contrasto dei tessuti patologici (ispessimento della mucosa, muco-pus, polipi o neoformazioni) si evidenzia in variazioni di grigio.
L'esame è fondamentale nella diagnosi delle deviazioni del setto, dei polpi nasali, delle sinusiti, delle patologie maligne dei seni paranasali (con il mezzo di contrasto), nel papilloma invertito e nella ipertofia dei turbinati.
Tecnica dell'esame
Il paziente viene posizionato su un lettino che scorre all'interno di un ampio tunnel (circa 70 cm) aperto da due lati. L'esame del cranio e dei seni paranasali dura in tutto quindici minuti, ed è del tutto privo di rischi poiché normalmente non è necessario l'uso di mezzo di contrasto.
Nella Tomografia computerizzata della laringe e del collo è invece necessario l'uso di mezzi di contrasto radioopachi (non attraversati dai raggi X) che vengono somministrati per via endovenosa. Talvolta, nei soggetti predisposti e/o allergici l'uso di queste sostanze può causare manifestazioni allergiche di varia entità che sono in genere ben controllate dall'uso di cortisone prima della somministrazione.
Esposizione alla radiazione
Differenti tessuti e organi del corpo hanno una sensibilità variabile alla radiazione. I tessuti più sensibili o "organi critici" sono le gonadi, il midollo osseo, il cristallino e la tiroide. L'entità della radiazione alla quale sono esposte gli organi critici durante lo tomografia computerizzata è conseguenza della radiazione diretta (cristallino e tiroide) e della radiazione diffusa (tiroide e gonadi). L'esposizione ai raggi X può comunque essere ridotta utilizzando idonei apparati di protezione.
Ricostruzione tridimensionale 3D
Lo sviluppo e l'applicazione dei moderni computer ha drasticamente modificato la tecnologia delle immagini.
Oggi è infatti possibile, partendo da esami eseguiti su vari piani con tecnica a spirale, creare ricostruzioni tridimensionali del cranio secondo qualunque direzione ed angolo di rotazione ed anche ottenere ricostruzioni "trasparenti".
I dettagli delle strutture anatomiche ed i rapporti spaziali dell'area dei seni paranasali possono essere rappresentati ed evidenziati grazie ad una varietà di codici di colori.
Con questa tecnica è possibile dimostrare processi patologici e simulare a video un intervento chirurgico con estrazione della lesione dai tessuti normali circostanti fornendo al chirurgo un'eccellente comprensione delle dimensioni della lesione e dei suoi rapporti con i tessuti sani limitrofi. Questo stesso programma permette anche di pianificare i tempi e le modalità della ricostruzione delle strutture danneggiate dalla patologia.
La tecnica Cone beam, un tempo dedicata al solo studio delle arcate dentarie per la programmazione della implantologia, si oggi estesa allo studio di tutto il massiccio facciale e delle articolazioni temporo mandibolare. Consente un ottimo studio delle strutture ossee a strato sottile; non è invece ideale per lo studio dei tessuti molli per i quali l'esame principale è la Risonanza magnetica; la quantità di radiazioni assorbita è decisamente inferiore rispetto ad una TC tradizionale.
La RM è un esame che utilizza radiazioni elettromagnetiche innocue per l'organismo che, elaborate da un computer, forniscono un'immagine bidimensionale su vari piani del corpo umano.
Tecnica
All'interno di una camera isolata magneticamente il paziente, posizionato su un lettino scorrevole, viene inserito in un cilindro cavo, aperto ad entrambe le estremità, costituito da un potente magnete che genera la presenza di un campo magnetico principale omogeneo secondo il quale si allineano tutti gli atomi di idrogeno del paziente. Inizialmente il campo magnetico principale viene perturbato da onde magnetiche ad incidenza variabile che determinano lo spostamento della direzione degli atomi di idrogeno del distretto anatomico da studiare; al cessare di questa stimolazione gli atomi di idrogeno si riallineano rispetto al campo magnetico principale emettendo un segnale che viene captato da apposite antenne presenti all'interno del magnete o posizionate dal medico in prossimita' dei segmenti corporei da studiare. Il segnale ottenuto viene elaborato da un computer che fornisce sul video la formazione di un'immagine che può essere ulteriormente elaborata e fotografata su pellicole radiografiche. La durata dell'esame è variabile da circa 20 a 70 minuti; non è necessaria alcuna preparazione per sottoporsi all'esame. Per eseguire esami RM con contrasto e.v. e' necessario, oltre a praticare gli esami di laboratorio richiesti, rispettare un digiuno di circa 6 ore.
Mezzo di contrasto
La RM si può eseguire con e senza somministrazione di contrasto e.v. L'esame senza contrasto è in grado di fornire la maggior parte delle informazioni necessarie per studiare tutti i distretti corporei. L'esame con contrasto, che aggiunge ulteriori dati, richiede la somministrazione endovenosa di una sostanza paramagnetica (gadolinio) che favorisce la visualizzazione delle strutture più vascolarizzate. Esso in genere non determina l'insorgenza di reazioni allergiche; peraltro sono richiesti alcuni esami preliminari per accertare le condizioni del paziente (emocromo, quadro proteico, creatininemia, azotemia, glicemia, elettrocardiogramma). Sebbene non siano noti casi di reazioni allergiche al mezzo di contrasto paramagnetico utilizzato in risonanza magnetica, se il paziente riferisce allergie e' comunque opportuno contattare il medico per l'eventuale preparazione antiallergica di tre giorni a base di farmaci antiallergici.
Controindicazioni
La RM non si può effettuare su pazienti portatori di protesi metalliche valvolari, vascolari, "pace maker" o in pazienti sofferenti di claustrofobia. In pazienti portatori di protesi metalliche fisse (d'anca o di ginocchio) o chiodi e viti per frattura o protesi dentarie per ortodonzia, l'esame è eseguibile, ma possono verificarsi artefatti che disturbano l'immagine.
Nei casi in cui la paziente sia portatrice di spirale è necessario rimuovere la stessa prima dell'esecuzione dell'esame, perchè il forte campo magnetico può determinare lo spostamento dell'apparecchio e di conseguenza ridurne l'efficacia o determinare l'insorgenza di infiammazioni pelviche. Per le pazienti in stato di gravidanza l'esame è sconsigliato nei primi tre mesi.
E' un esame nel quale una minima ed innocua quantità di materiale radioattivo è usata al fine di ottenere dei dati obiettivi sulle caratteristiche dei tessuti dei vari organi. Tali dati vengono rappresentati come immagini su supporto cartaceo o digitale. L'esame si esegue nello studio delle malattie della tiroide (con Iodio 131) ed in oncologia (scintigrafia ossea total body) per escludere metastasi ossee e in clinica per valutare le sedi di infiammazione cronica (scintigrafia a leucociti marcati).
Tecnica
La sostanza radioattiva viene iniettata in una vena del braccio o assunta per bocca. Successivamente, dopo un certo lasso di tempo, si esplora con uno strumento (gamma camera) la superficie del corpo della regione da esaminare, valutando la diffusione (captazione) della sostanza radioattiva nell'organo sede della sospetta patologia.
Controindicazioni (gravidanza)
Bisogna informare il medico, prima della somministrazione del farmaco, della gravidanza in corso o presunta. L'esame è pericoloso per il feto per la possibile insorgenza di malformazioni.
Per avere una visione approfondita sull'esame P.E.T., visita il seguente link.
L'ecografia è un esame realizzato tramite una tecnica diagnostica in cui onde sonore a frequenza molto elevata (ultrasuoni) vengono dirette all'interno del corpo. La superficie dei tessuti, riflette gli ultrasuoni e l'eco prodotta viene elaborata da un computer che la riproduce come immagine mobile su uno schermo o, come fotografia, su supporto cartaceo.
Tecnica
Gli ultrasuoni vengono prodotti da un cristallo in oscillazione rapida e, poiché hanno una frequenza superiore a 18 kHz, non sono udibili dall'uomo. Per trasmettere gli ultrasuoni e ricevere l'eco, viene impiegato un trasduttore, che deve essere posto a stretto contatto con la pelle, sulla quale viene spalmata una sostanza gelatinosa per migliorare l'acustica.
La tecnica ecografica pertanto non permette di determinare le condizioni di ossa e polmoni, al contrario essa esalta la definizione degli organi a contenuto fluido come la vescica ed il sistema biliare e vascolare. Tra la non riflettenza dell'osso e degli organi contenenti aria (polmoni, stomaco) l'iperriflettenza degli organi a contenuto fluido, nel corpo umano l'ecografia determina una serie di ecoriflettenze che rappresentate su una scala dei grigi, definiscono e mostrano le caratteristiche ecotissutali degli organi e la loro costituzione interna. Le variazioni della regolare rappresentazione ecografica sono indici di patologia.
Esecuzione L'esame ecografico è di semplice esecuzione in quanto non prevede preparazioni particolari del paziente e non esistono controindicazioni all'esame; non sono stati dimostrati infatti danni da ultrasuoni: basti pensare che l'ecografia è l'indagine elettiva in gravidanza sia per definire l'andamento della gravidanza stessa sia per lo studio del feto. Le informazioni che si ottengono sui vari organi, riguardano sia le caratteristiche strutturali che la vascolarizzazione intrinseca dell'organo. Le moderne apparecchiature ecografiche oltre a presentare alti valori di risoluzione tali da evidenziare anche lesioni di piccole dimensioni, sono dotate di sistemi di registrazione dei colori con i quali è possibile sia effettuare valutazioni sulla vascolarizzazione degli organi completata con lo studio degli indici di flusso vascolare, sia studiare la vascolarizzazione intrinseca di eventuali lesioni occupanti spazio. I dati sulla vascolarizzazione (rilevati mediante i colori) sono un ulteriore ed importante contributo alla definizione e alla specificità delle varie malattie. In ORL l'ecotomografia si utilizza per lo studio delle neoformazioni del collo, delle malattie delle ghiandole salivari, della tiroide e delle ghiandole linfatiche Il principio della riflessione degli ultrasuoni viene usato anche nell'esame eco-color-doppler dei tronchi sovraaortici (TSA) molto utile nello studio delle vertigini da causa vascolare (approfondimento).
La dacriorinocistografia è un esame radiografico del canale naso lacrimale.
La tecnica consiste nell'iniettare un mezzo di contrasto idrosolubile nel canale e consente di visualizzare il decorso e valutare il calibro del canale (tecnica a sottrazione d'immagine).
Con questa metodica è possibile localizzare l'ostruzione del canale lacrimale e valutare la pervietà del sacco lacrimale.
Il canale naso lacrimale può essere anche valutato mediante TC del massiccio facciale (DACRIO TC) e RMN (Risonanza Magnetica Nucleare) del massiccio facciale.
L'esame è molto utile per la diagnosi di tutte le patologie del canale.
L'esame può fornire dati sufficienti ad una prima valutazione delle malattie ma presenta alcuni limiti. Nelle radiografie piane, infatti, tutte le strutture radiodense poste tra il tubo a raggi X e la pellicola si sovrappongono sul radiogramma rendendo le immagini meno precise.
Scegliendo vari angoli di proiezione questo effetto di sovrapposizione può essere ridotto e i problemi da esso causati vengono in questo modo minimizzati.
La tecnica consente uno studio discreto dei seni paranasali maggiori ed in particolare dei seni anteriori (frontali e mascellari), ma l'area dell'etmoide e dello sfenoide, così come la parete nasale laterale non possono essere adeguatamente visualizzate.
ESAMI RINOLOGICI
NELLE MALATTIE DEL NASO E DEI SENI PARANASALI
Dopo aver prelevato il muco dalle fosse nasali con piccolo tampone, si visualizzano al microscopio le cellule contenute nel materiale (striscio). Si contano in particolare alcune cellule (granulociti eosinofili, neutrofili, plasmacellule) che sono cartteristiche delle aumentano nelle riniti eosinofile e/o plasmacellulari (Nares, Naresna, Narma).
Prick test: si applicano sulla cute dell'avambraccio, sospensioni acquose delle sostanze da testare (pollini, acari, derivati epidermici di animali). Si valutano le reazioni della cute (rossore, gonfiore).
Prist, Rast (Test su siero): si eseguono mediante un prelievo di sangue. Con essi si possono valutare:
- PRIST: misura la quantità totale degli anticorpi dell'allergia (IgE)
- RAST: misura la quantità degli anticorpi (IgE) per ogni singola sostanza (inalanti, alimenti, farmaci).
T.P.N. (Test di provocazione nasale specifica): si fanno inalare al paziente per via nasale sospensioni in polvere delle sostanze da testare (pollini, acari). Si valutano le reazioni (comparsa di ostruzione nasale, prurito, starnuti e di secrezione). Le suddette reazioni vengono valutate dall'esaminatore (tecnica soggettiva) oppure registrate mediante idonea tecnica strumentale rinomanometrica (procedura obiettiva decisamanente preferibile).
Per approfondire vedi: https://www.rinomanomteria.org
L'esame, indicato nella diagnosi delle malattie del naso, dei seni paranasali e del rinofaringe, valuta l'interno delle fosse nasali e del rinofaringe mediante l'utilizzo di strumenti a fibre ottiche (endoscopi rigidi o flessibili).
Viene descritto ampliamente qui.
L'esame è indicato nella diagnosi delle malattie del naso; valuta la sede delle patologie nasali ed è basato sul principio della riflessione sonora. L'apparecchio è costituito da una sonda connessa ad un computer dotato di software dedicato. Il test è ambulatoriale, dura circa dieci minuti, ed è indolore. Viene eseguito introducendo in una narice del paziente la sonda. L'elaborazione dei dati, operata dal computer, consente di misurare il volume interno delle varie porzioni delle fosse nasali definendo le zone anormali.
È analogo al più noto "tampone faringeo". Tramite un batuffolo di cotone montato su di un piccolo strumento che viene introdotto nelle fosse nasali, si preleva il muco nasale che riveste le pareti delle fosse nasali. Il materiale viene seminato in un terreno di coltura e, dopo un certo intervallo di tempo, si valuta se si è verificato uno sviluppo di batteri o di funghi. Nel caso in cui si siano sviluppate delle colonie, esse vengono sottoposte all'azione di alcuni antibiotici per valutarne l'attività (antibiogramma). Nel trattare il paziente verranno usati i farmaci che si sono rivelati più attivi (antibiotico - terapia specifica).
In una gran parte delle malattie croniche del naso (riniti, sinusiti, rinopatie vasomotorie) scompare o si attenua sensibilmente il movimento delle ciglia di cui sono dotate le cellule delle mucose di tipo respiratorio. Questo fatto determina un ristagno cronico del muco all'interno del naso e dei seni paranasali che favorisce l'insorgere di infezioni. il test misura l'efficenza di questo meccanismo (trasporto muco ciliare).
Si esegue depositando una minima quantità di polvere di carbone vegetale nelle narici e valutando dopo quanto tempo il carbone appare in faringe.
Consiste in un semplce test ambulatoriale per valutare l'ostruzione nasale causata dalla ipertrofia dei turbinati e/o dalla devizione del setto nasale. Si introducono nelle fosse nasali dei cotonoidi inbevuti di vasocostrittore; dopo circa 15 minuti vengono rimossi e si valuta la sensazione soggettiva di miglioramento respisratorio, oppure si esegue un esame rinomanometricoper obbittivare il risultato.
L'esame consente di valutare con buona approssimazione le ostruzioni nasali dovute ai turbinati ipertrofici, al setto deviato o ad entrambe le patologie.
Consiste in un semplce test ambulatoriale per valutare le algie cranio facciali di origine rinogena dovute alla congestione delle mucose del naso e alla presenza di contatti turbinosettali (vedi cefalea rinogena). Si introduce nelle fossa nasale dello stesso lato ove il paziente riferisce il dolore un cotonoide inbevuto di vasocostrittori e di anestetici locali di contatto e si vlauta dopo 15 - 20 minuti se la sintomatologia algica termina o si attenua sensibilmente. Il test è molto utile per capire se un dolore cranio facciale di tipo nevralgico non infettivo ha origine nasale.
